Migliaia di italiani cercano di emigrare negli Stati Uniti per aumentare le loro prospettive di carriera o, molto spesso, anche per avere un semplice lavoro non specializzato.

Purtroppo, non ci sono molti modi per ottenere un visto di lavoro, a parte fare investimenti sostanziali (e a parte il ricongiungimento familiare).

Il visto J-1 è un’ottima opzione per i giovani, ma implica pratiche burocratiche non semplici e neppure troppo economiche. Inoltre, è necessario essere già fluenti in inglese. Ma il problema più grande è che dura al massimo 18 mesi e non può essere rinnovato, salvo che in rare eccezioni.

Il visto H-1B sarebbe perfetto per lavoratori specializzati in possesso di una laurea; tuttavia, ne possono essere assegnati solo 65.000 ogni anno e, secondo le statistiche degli ultimi anni, solo un candidato su cinque l’ha ottenuto.

I visti di lavoro per dipendenti di aziende italiane alle quali sono stati già concessi visti E-1 ed E-2 sono un ottima opzione, perché non richiedono abilità speciali e non sono soggetti a quote annuali. Il fatto è che trovare di queste aziende italiane stabilite in America è impresa spesso ardua.

In molti decidono di venire a lavorare negli Stati Uniti con il semplice visto da turista. Molti altri riescono ad ottenere il visto di studio F-1 per non essere limitati a un soggiorno di appena tre mesi.

Il rischio più intuitivo di lavorare illegalmente è quello di essere sottoposti al procedimento di espulsione. Ma in molti non sanno che un lavoro illegale può portare a conseguenze anche molto più severe.

Secondo le norme vigenti, ogni datore di lavoro deve essere in grado di produrre un modulo I-9 per ogni dipendente.

modulo I-9

modulo I-9 – pagina 1

Il modulo I-9 serve a verificare l’eleggibilità di lavorare legalmente. Le dichiarazioni fatte in questo modello sono sotto giuramento; le false dichiarazioni possono essere punite ai sensi del 18 U.S.C. § 1001.

Inoltre, il modello deve essere accompagnato da documenti d’identità: passaporto (nel caso di cittadino americano), Green Card (nel caso di residente permanente), oppure il permesso di lavoro negli altri casi.

Negli ultimi anni, sembra diventato molto difficile ottenere un lavoro per un immigrato illegale. La ragione principale è che la stragrande maggioranza di datori di lavoro richiedono il numero social security (codice fiscale americano) per motivi fiscali, e la Green Card o il permesso di lavoro per poter essere in regola con il dipartimento del lavoro in caso di controlli dei modelli I-9.

Questo ha creato una nuova tendenza: l’uso di documenti contraffatti, primi tra tutti proprio la Green Card e il tesserino del social security number. Quello che per molti potrebbe sembrare un semplice escamotage per aggirare il problema, è in realtà un crimine piuttosto grave.

Giusto un paio di settimane fa, 20 immigrati clandestini sono stati accusati in corte federale di possesso e uso di documenti falsi (qui il link alla notizia) ai sensi della 8 U.S.C. § 1324c. Se condannati, rischiano fino a 5 anni di carcere e una multa fino a 250.000 dollari. La legge prevede sanzioni anche molto pesanti per i datori di lavoro.