Quale Avvocato d’immigrazione, ho riscontrato che le più comuni fonti di guai per gli immigrati italiani negli Stati Uniti sono le cinque che vado ad elencare di seguito:

1. Organizzare un matrimonio di convenienza:

Un matrimonio di convenienza è un matrimonio contratto al solo fine di procurare ad un immigrante un visto permanente, ossia la Green Card. Il dipartimento d’immigrazione americano (USCIS) stima che 1 matrimonio su 7 tra un immigrato e un cittadino americano non è legittimo e solo contratto per ottenere la Green Card.

Le conseguenze di un matrimonio di convenienza sono tutte abbastanza drammatiche, e vanno dal diventare vittima di estorsione da parte del “coniuge”, all’incarceramento per il reato di frode, al diniego di ogni successiva domanda per la Green Card sulla base di un altro matrimonio totalmente legittimo.

2. Acquistare documenti falsi per poter essere assunti:

Molti immigrati illegali, ma anche molti altri che si trovano negli Stati Uniti legalmente (per esempio, coloro che lavorano illegalmente con il visto F-1 di studio o il visto B-1), acquistano documenti d’identità falsi, come la patente o il Social Security Card, al fine di essere assunti. Molti datori di lavoro infatti richiedono il Social Security Number, che è di regola concesso solo ai possessori di un visto di lavoro o della Green Card.

Sebbene la pratica di acquisto di documenti falsi sia molto conosciuta, le autorità hanno di recente adottato una politica più rigida contro questo tipo di pratica, ossia perseguire penalmente l’immigrato per falsificazione di documenti e truffa.

3. Abusare dell’ESTA:

Moltissime persone non riescono a capire che essere approvati per il programma ESTA non da alcun diritto di entrare negli Stati Uniti, ma solo la possibilità di salire sull’aereo. Gli agenti d’immigrazione alla dogana hanno la totale facoltà di decidere se accogliere la domanda di ammissione in USA oppure rigettarla e iniziare il procedimento di espulsione.

In molti, credendo appunto di avere il diritto di entrare e soggiornare per 3 mesi negli Stati Uniti, si presentano con un biglietto di ritorno fissato per esatti 3 mesi dopo, oppure chiedono di entrare dopo aver già speso 3 mesi negli Stati Uniti. In casi del genere, l’espulsione per mancanza di intento nonimmigrante è quasi scontata.

Le conseguenze di un procedimento di espulsione sono, nella maggior parte dei casi, l’inibizione dal poter tornare negli Stati Uniti per 5 anni.

4. Rivolgersi ad impostori che promettono il visto:

In molti non hanno meglio da fare che diffondere su internet informazioni su come ottenere un visto di lavoro o la Green Card. Nella maggior parte dei casi, sono proprio quelli che non sono riusciti ad ottenere il visto a cimentarsi nello “spiegare” ad altri come fare.

Tuttavia, c’è persino una categoria più pericolosa di persone che vi rovineranno la vita, ossia gli impostori. Si fanno chiamare in modi diversi, da “consulenti”, a “rappresentanti”, a “notai” (quelli che hanno la licenza di Notary Public). Negli Stati Uniti, il Notary Public non è nient’altro che una persona che può autenticare firme. A differenza che in Italia, anche un’analfabeta (o quasi) può diventare Notary Public.

Praticamente nessuno di questi consulenti o Notary Public ha alcuna preparazione legale, mentre ogni minimo errore nella presentazione delle domande per il visto può essere cruciale. Peraltro, qualsiasi documento viene inviato a USCIS rimane permanentemente nel fascicolo di un immigrato, potenzialmente creando danni irreversibili.

5. Chiedere il visto B1/B2 senza averne i requisiti:

Alcuni provano a chiedere il visto B1 al Consolato Americano. Ovviamente, il visto B1/B2 offre molti vantaggi rispetto all’ESTA. Ma cosa succede se il Consolato boccia la domanda per il visto?

Il rifiuto di un visto implica la revoca automatica dell’ESTA, anche se ancora valido. In pratica, se da una parte si tenta di ottenere un visto per rimanere negli Stati Uniti per 6 mesi invece che 3, dall’altra si rischia di non tornare negli Stati Uniti per lungo tempo, anche molti anni in alcuni casi.