I modi per emigrare legalmente negli Stati Uniti sono molti, ma si raggruppano sostanzialmente in quattro categorie.

Prima categoria: immigrazione da investimenti

Secondo la mia stima, meno del cinque percento degli immigrati ottiene un visto da investimenti.

Il visto E-1 è per chi importa prodotti o servizi dal proprio paese di origine verso gli Stati Uniti. Questo scambio di merci o servizi deve essere consistente, continuo, e redditizio. L’attività non deve generare solo profitti marginali; un profitto è considerato marginale se è appena sufficiente al sostentamento dell’investitore e della sua famiglia.

Il visto E-2 è per chi effettua investimenti sostanziali negli Stati Uniti. Gli investimenti immobiliari sono considerati passivi, e non sono generalmente valutati nelle domande di visti E-2. Ci sono ovviamente delle eccezioni: si pensi ad esempio all’investimento in un grande albergo.

Il denaro investito deve provenire dall’investitore, e non da terze parti. Sono previste limitate eccezioni per donazioni fatte da familiari stretti. Inoltre, le norme antiriciclaggio impongono la necessità di fornire prova della legittima provenienza del denaro investito.

Si applica una formula abbastanza complessa per determinare se un investimento è sostanziale o meno. In termini pratici, un investimento intorno ai $100,000 in un’azienda che impiega almeno tre o quattro lavoratori americani è generalmente considerato sostanziale.

I visti di categoria E sono generalmente concessi per un periodo iniziale di cinque anni, e sono rinnovabili senza limitazioni. L’unico problema è che i figli dell’investitore perdono lo status di dipendente al compimento dei 21 anni.

Il visto L-1A è per chi intenda stabilire una filiale della propria azienda estera negli Stati Uniti. Solo alle aziende di medio-grandi dimensioni sarà concesso un visto L-1A.

Per completezza, esiste anche il visto immigrante EB-5, che garantisce la Green Card a chi investe un milione di dollari (mezzo milione se l’investimento è effettuato in aree rurali o ad alta disoccupazione) in aziende che creano dieci nuovi posti di lavoro per lavoratori americani. In media, appena 25 visti EB-5 sono rilasciati a cittadini europei ogni anno.

Seconda categoria: immigrazione di lavoro

La categoria dei visti di lavoro è in teoria molto ampia, ma in pratica molto ristretta. I visti J-1 e Q-1 sono un’ottima scelta per soggiorni di lavoro temporaneo, ma non offrono sbocchi a lungo termine.

Il visto H-1B è concesso per tre anni, ed è rinnovabile per altri tre. Il problema è che negli ultimi quattro anni la domanda di visti H-1B è cresciuta in modo incontrollato, e siccome non possono essere rilasciati più di 65.000 visti ogni anno (più altri 20.000 a chi abbia ricevuto un Master da un’università americana), è stata fatta la “lotteria”. In media, a circa un candidato su quattro è stato concesso il visto H-1B.

Il visto O-1 è per lavoratori con straordinarie abilità. Per determinare la presenza o meno di straordinarie abilità, ci sono dieci potenziali criteri, di cui almeno tre devono essere dimostrati. Anche ottenendo il visto O-1, non si ha alcuna certezza di poter in ultimo ottenere la Green Card.

Sicuramente, le persone con reali e comprate capacità hanno un canale preferenziale nel sistema d’immigrazione americano. Il visto immigrante EB-1, per individui di straordinarie abilità, non richiede né uno sponsor né un offerta di lavoro. In media, meno dell’uno percento degli immigrati ha i requisiti per la Green Card EB-1.

Altra categoria d’immigrazione molto interessante ma decisamente alla portata di pochi è la EB-2 “National Interest Waiver”. Come l’EB-1, questa categoria non richiede uno sponsor o un’offerta di lavoro. Tuttavia, è necessario essere dei professionisti con laurea specialistica che possono dimostrare che la loro presenza negli Stati Uniti beneficerà il paese al livello nazionale. Rientrano in questa categoria i ricercatori e scienziati di livello nazionale o internazionale.

Il visto immigrante EB-3 è tra i più controversi. Per ottenerlo, non servono straordinarie abilità e neanche titoli accademici. Serve l’offerta di lavoro di un’azienda americana che possa dimostrare al dipartimento del lavoro che non ci sono lavoratori americani capaci o disposti ad accettare il lavoro offerto. Questa procedura, chiamata “Labor Certification” è anche utilizzabile con la categoria EB-2 al posto del requisito di essere d’interesse nazionale.

Nella procedura della Labor Certification, il datore di lavoro deve cercare candidati americani tramite annunci di lavoro da pubblicarsi su un quotidiano, un portale online e, nel caso della caso della categoria EB-2, anche su una rivista professionale.

Ci sarebbe molto da dire sulla Labor Certification; basta per ora dire che offerte di lavoro che includono la conoscenza di lingue straniere o abilità troppo specifiche saranno accettate solo in casi rari.

Terza categoria: ricongiungimento familiare

La stragrande maggioranza degli immigrati ottiene la Green Card tramite ricongiungimento familiare.

Le domande più frequenti che ricevo su base giornaliera includono:

Mio nonno era americano (io sono maggiorenne), posso ottenere la cittadinanza americana?

Mio fratello ha la Green Card, può farmi l’atto di richiamo?

I miei zii e cugini sono americani, possono farmi l’atto di richiamo?

Mio figlio ha la Green Card, può farmi l’atto di richiamo?

La risposta alle quattro precedenti domande è: NO.

Le quattro possibili categorie di ricongiungimento familiare sono:

La prima categoria (“immediate relatives”) include il coniuge, i figli minori di 21 anni e i genitori di cittadini americani. Questa categoria non è soggetta a liste di attesa.

La seconda categoria (F1) è quella dei figli di cittadini americani che sono maggiorenni ma non sposati. Questa categoria è soggetta a una lista di attesa di circa sette anni.

La terza categoria (F2) è quella dei coniugi e figli minori di residenti permanenti (F2A) e per figli di residenti permanenti che sono maggiorenni e non sposati (F2B). Questa categoria non è soggetta una lista di attesa di circa sei anni.

La quarta categoria (F3) è quella dei figli sposati di cittadini americani. Questa categoria non è soggetta a una lista di attesa di circa dieci anni.

La quinta categoria (F4) è quella dei fratelli e sorelle di cittadini americani. Questa categoria non è soggetta a una lista di attesa di circa quindici anni.

Si può ottenere un visto temporaneo mentre si aspetta la lista di attesa? La risposta è: NO.

Ovvero, si può, ma non è collegato alla domanda di ricongiungimento familiare. Per esempio, avendone i requisiti, si potrebbe ottenere un visto di lavoro temporaneo o da investimenti.

In tutte le categorie (eccetto quella degli immediate relatives), per ottenere la Green Card tramite ricongiungimento familiare è necessario dimostrare di essere stati sempre in regola con il visto. In altre parole, se si è in attesa sotto la categoria F3 o F4, potrebbe essere molto difficile rimanere in regola; infatti, i visti di lavoro temporanei sono concessi per un termine di massimo di:

  • tre anni, nel caso di visto O-1 (estendibile di anno in anno dopo i primi tre);
  • cinque anni, nel caso di visto L-1B (non estendibile);
  • sei anni, nel caso di visto H-1B (non estendibile);
  • sette anni, nel caso di visto L-1A (non estendibile).

Quarta categoria: leggi speciali

Rientrano in questa categoria i modi di ottenimento della Green Card tramite leggi speciali:

Categoria d’immigrati speciali: vi rientrano lavoratori religiosi, ex diplomatici, minori abbandonati, vittime di violenza domestica (da parte di coniugi americani), e altre categorie residuali.

Diversity Visa Lottery: secondo il sistema della lotteria della Green Card, il governo americano assegna 50.000 visti immigrante per promuovere la “diversità” nel paese.

Possono parteciparvi i cittadini di ogni paese del mondo eccetto quelli considerati ad alto tasso d’immigrazione, ossia: Bangladesh, Brasile, Canada, Cina, Colombia, Repubblica Dominicana, El Salvador, Haiti, India, Jamaica, Messico, Nigeria, Pakistan, Peru, Filippine, Sud Corea, Regno Unito (eccetto Irlanda del Nord), e Vietnam.

Il solo requisito è di avere un diploma di scuola superiore (o, in alcuni casi, esperienza lavorativa) e non avere precedenti penali.

Tuttavia, è stata di recente introdotta una proposta di legge per l’abolizione della DV Lottery.

Asilo politico: gli Stati Uniti offrono rifugio a chi possa dimostrare di rischiare la propria vita in caso di ritorno al proprio paese di origine. Le domande di asilo politico devono esser bene documentate a pena di rigetto, e conseguente espulsione dal paese.

Vittime di crimini. i visti T e U (poi convertibile in Green Card) sono concessi alle vittime di crimini gravi o alle vittime di tratta di umani.

Cooperazione con il governo. il visto S (poi convertibile in Green Card) è concesso a chi collabora con il governo americano in qualità d’informatore.

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