Il ricongiungimento familiare a un coniuge americano è uno tra i metodi più comuni per ottenere la Green Card e la cittadinanza americana. Per prevenire o limitare le frodi di matrimonio—ovvero i matrimoni contratti solo per l’ottenimento della Green Card—il governo americano ha previsto un sistema di “residenza condizionale” per le coppie sposate da meno di due anni.

In pratica, a meno che il matrimonio non sia stato contratto almeno 2 anni prima dell’intervista dei coniugi all’ufficio USCIS, è concessa una Green Card “condizionale” con scadenza di 2 anni. Durante i tre mesi precedenti la scadenza dei due anni, sarà poi necessario inviare una richiesta di “rimozione delle condizioni” (“removal of conditions”) con il modulo I-751. La domanda deve essere firmata da entrambi i coniugi.

Cosa succede invece se nel frattempo c’è stata la separazione o il divorzio dei coniugi?

Separazione

Nella stragrande maggioranza degli Stati americani, non esiste il concetto di separazione giudiziale. I coniugi non sono obbligati ad aspettare un periodo minimo di separazione consensuale prima di chiedere il divorzio. Ovviamente, in molti casi i coniugi potrebbero decidere una separazione consensuale e non affrettarsi ad andare in tribunale per sciogliere definitivamente il vincolo matrimoniale.

Il problema è che la domanda di rinnovo della Green Card di due anni va presentata obbligatoriamente nella finestra di 3 mesi precedenti la sua scadenza. Se durante quel periodo i coniugi sono in una fase di separazione consensuale, il coniuge americano dovrebbe firmare comunque la richiesta di rinnovo, specificando che ci sono problemi matrimoniali. In molti casi purtroppo, la separazione dei coniugi non avviene in modo pacifico, e il coniuge americano si rifiuta di firmare il modulo I-751.

Divorzio

In caso di divorzio prima della fine dei due anni di residenza condizionale, ci sono due opzioni per il rinnovo della Green Card in via autonoma, ovvero senza il coinvolgimento del coniuge americano. Con lo stesso modulo I-751 si può richiedere un “waiver”, ovvero una deroga alla presentazione della domanda congiuntamente al coniuge americano.

Il waiver si può richiedere in caso di dimostrati abusi fisici e psicologici da parte del coniuge americano. In questo caso, non è necessario aver divorziato per inviare la pratica. Anche in assenza di abusi da parte del coniuge americano, si può richiedere il waiver sulla base del fatto che il matrimonio era stato contratto in buona fede (quindi non solo per ottenere la Green Card), ma che è poi terminato.

In questo caso, è necessario produrre anche una copia della sentenza di divorzio. In casi di divorzio consensuale, i tempi sono generalmente brevi (3-4 mesi). Le cose si complicano nel caso in cui i coniugi siano in disaccordo con i termini del divorzio, come ad esempio la custodia di figli minori, la divisione dei beni, o il mantenimento del coniuge. I tempi del divorzio si allungherebbero notevolmente, rendendo difficile la gestione del rinnovo della Green Card tramite waiver per matrimonio in buona fede che, come detto, richiede che i coniugi abbiano divorziato.

In casi come questo, potrebbe essere molto difficile gestire la pratica di rinnovo della Green Card tramite waiver senza l’assistenza di un avvocato d’immigrazione.

Cosa succede se il Form I-751 non viene approvato?

È molto importante documentare al meglio una pratica di removal of conditions, specialmente nei casi di waiver (divorzio dei coniugi o abuso domestico). Se il Form I-751 viene bocciato, lo status di residente permanente decade automaticamente, e il caso viene inviato alla Immigration and Customs Enforcement (“ICE”) per iniziare un procedimento di espulsione.

Tuttavia, durante il procedimento di espulsione sarà possibile ripresentare il Form I-751 con il giudice d’immigrazione, e anche presentare testimoni a proprio favore.